Donne che navigano in acque agitate

Donne che navigano in acque agitate

Riuscire a non farsi annullare dalla malattia. È stato veramente qualcosa di toccante quando ci è giunta questa notizia e dell’attività di We Will Care, una onlus che offre supporto psicologico a pazienti oncologici, ai loro familiari e al personale medico infermieristico.

 

 

Parliamo di questa realtà, qui su #womanlovesports, perché l’associazione coinvolgerà la prossima estate, per la seconda volta, 150 donne che hanno vissuto di recente la situazione della malattia oncologica, a partecipare a un’esperienza di barca a vela presso il Centro Velico Caprera, sicuramente uno dei più famosi e riconosciuti a livello internazionale.

 

 

PERCHE’… sono donne che nagivano in acque agitate

 

Si tratta di un innovativo approccio psicologico rivolto alla cura del paziente che utilizza le metafore della vela del mare. Il vento cambia, il mare è imprevedibile, ma dobbiamo imparare a tenere la rotta. E lo stesso dobbiamo fare durante l’esperienza di malattia per attraversarla e superarla al meglio senza lasciarci travolgere. Recuperare la rotta non solo è possibile, ma è un’impresa che libera risorse che non sapevamo di avere.

 

COME – QUANDO
La ricerca coinvolgerà 150 pazienti che verranno selezionate nei prossimi mesi per partecipare alle 10 settimane di vela a Caprera che si svolgeranno tra maggio e ottobre 2018 e avrà l’obiettivo di elaborare metodologie all’avanguardia destinate al recupero emotivo di chi ha vissuto l’esperienza di un tumore. Le partecipanti saranno ospiti grazie ai fondi raccolti da We Will Care e al contributo del Centro Velico Caprera. Per aderire si può scrivere a info@wewillcare.it

 

 

 

 

L’edizione dello scorso anno ha dato modo di realizzare la mostra fotografica “PAZIENTI A BORDO”, un racconto per immagini di donne che sanno navigare in acque agitate” organizzata dal Centro Velico Caprera e dall’Università Statale di Milano, in collaborazione appunto con We Will Care Onlus. Tramite le immagini e le voci delle pazienti, la mostra racconta dell’inedita formula di un supporto psicoterapeutico finalizzato alla ricostruzione emotiva dopo la malattia associato all’esperienza profondamente sfidante, sia fisicamente che mentalmente, della navigazione a vela in mare aperto.

 

Insomma… non è qualcosa di facile quello che affrontano e affronteranno queste donne ma ce la faranno perché essere una #womanlovesports può essere un aiuto.

 

 

www.wewillcare.it

MartaWLS

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