Codice della strada…finalmente!

Codice della strada…finalmente!

La Commissione Trasporti ha definito una distanza di sicurezza per il sorpasso dei ciclisti, 1.5 metri. Si tratta di una grande conquista per tutti i ciclisti e per l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani che si batteva da anni per questo traguardo.

 

Il codice ore dice: “All’articolo 149, comma 1, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: Durante la marcia i veicoli […]. Fuori dai centri urbani, purché occorrano le condizioni di sicurezza e le condizioni della circolazione lo consentano, il sorpasso dei velocipedi deve essere svolto lasciando una distanza laterale di almeno 1,5 metri”.

 

 

L’emozione di Marco Cavorso, che nel 2010 ha perso il figlio Tommaso a causa di un incidente stradale e da allora si batte per fermare la strage dei più deboli sulle strade d’Italia, è comprensibilmente forte. Il delegato alla sicurezza di ACCPI con la moglie Cristina, la vicepresidente ACCPI Alessandra Cappellotto e Paola Gianotti, impegnata in questi giorni in uno speciale Giro d’Italia per sensibilizzare gli automobilisti al rispetto di chi pedala, un paio di mesi fa aveva incontrato a Roma il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli sollecitando un suo intervento al riguardo e, successivamente, era intervenuto in Commissione Trasporti.

 

Da sinistra Paola Gianotti, Marco e Cristina Cavorso, Danilo Toninelli, Alessandra Cappellotto

Finalmente, dopo tutti questi anni in cui ho lottato insieme a compagni magnifici come Paola, Maurizio Fondriest, gli amici Pellegrini a Pedali e tanti altri per ottenere il rispetto della vita dei ciclisti urbani e sportivi in ricordo di Tommy e di tutti i suoi fratelli uccisi sulla strada mentre pedalavano, ho ottenuto la meritata risposta dalle istituzioni. L’emozione mi pervade perché il metro e mezzo sta per diventare realtà, dopo un percorso di alti e bassi che avrebbe demoralizzato chiunque, anche me, se non ci fosse stata la forza che mio figlio continua a trasmettermi da ovunque lui sia ora. Grazie al ministro Toninelli per aver creduto personalmente in questa battaglia, grazie soprattutto a tutti coloro che hanno condiviso questa richiesta. Un ringraziamento speciale lo devo a Cristina, la mamma di Tommy, e a Federica e Rebecca, le sue sorelle per avermi appoggiato in questi anni difficili”.

 

La petizione #SiamoSullaStessaStrada: rendiamola sicura promossa da ACCPIcon Fondazione Michele Scarponi e Marina Romoli Onlus sta per vedere esaudita una delle tre richieste avanzate al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. La raccolta firme con il testo integrale è ancora attiva su change.org/SiamoSullaStessaStrada. Oggi è un giorno felice per i ciclisti, ma per fermare la violenza stradale c’è ancora tanto da pedalare.

MartaWLS

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