Perché fa così bene nuotare?

Perché fa così bene nuotare?

Si tratta senza dubbio di uno sport in cui ci siamo cimentati tutti da bambini e oggi i benefici dell’acquaticità fin dalla prima infanzia sono sotto gli occhi di tutti. 
Lo sanno bene le womanlovesports che si dedicano al nuoto come attività collaterale per un allenamento diverso, completo oppure alternativo nel caso che la corsa non sia possibile.

Il nuoto fa bene perché migliora la postura, favorisce il sonno e abbassa il cortisolo, l’ormone dello stress. Ma non solo perché quanto è bello immergersi in una vasca, e non pensare a nulla se non al proprio allenamento?

E questo lo sa bene anche Sara, che proprio recentemente sul suo canale IG (clicca sul suo nome per scoprirlo) ha messo in luce proprio l’aspetto rigenerante del nuoto.

 

Benefici fisici

Anzitutto aumenta la VO2Max, ovvero la capacità massima di ossigeno. In pratica significa quanto tempo ci vuole per passare dalla fase aerobica a quella anaerobica e quanto tempo ci vuole per il recupero. Correlato al VO2Max è il potenziamento dell’attività cardiaca e quindi la salute dell’apparato cardiocircolatorio: il nuoto, sport aerobico che richiede un maggiore apporto di ossigeno al cuore, bilancia infatti la pressione sanguigna e regolarizza il numero di battiti. Ma non è finita: il nuoto fa bene alla respirazione, molti studi hanno dimostrato come il nuoto riduca, ad esempio, i sintomi dell’asma, soprattutto nei bambini. Gli esercizi e gli allenamenti che vengono fatti in piscina incoraggiano, infatti, la coordinazione respiratoria. Inoltre, rafforza le ossa, migliora la postura e la flessibilità del tono muscolare, perché nuotando vengono utilizzati tutti i muscoli presenti nel corpo senza che vengano sovraccaricate le articolazioni.

 

Michel Phelps family al completo…naturalmente in acqua

Benefici a livello mentale

Nuotare sviluppa le endorfine, donando così una sensazione di benessere riducendo lo stress e alleviando sintomi come depressione ed ansia. In più favorisce il sonno: andare in piscina più di due volte a settimana tiene lontana l’insonnia. Tanto che, secondo la National Sleep Foundation, i nuotatori sono soliti avere buone dormite notturne. E poi, quando si nuota, la mente è concentrata sull’azione e ciò consente ai pensieri angoscianti di arrestarsi lasciando spazio ad un’energia positiva che sprigiona vitalità a tutto il corpo.

Benefici a livello motivazionale

Il potere rigenerante del nuoto è ben noto ai suoi praticanti. Spesso, praticando altri sport ci possiamo sentire affaticati e stanchi, ma nuotare– specie la mattina – fornisce la carica giusta per affrontare la giornata. E poi aumenta l’autostima, perché il nuoto, associato ad una dieta sana ed equilibrata, è uno dei migliori rimedi per rimanere in forma. Così, il nostro corpo tonificato risulta più bello, facendoci sentire soddisfatti di noi stessi e motivati. Inoltre, porsi un target di vasche in un determinato tempo, e riuscire a raggiungerlo, è fonte di appagamento e di continuo miglioramento.

Benefici per il peso (e la cellulite)  

Il nuoto aiuta a perdere peso. L’acqua, essendo 800 volte più densa dell’aria, permette ai nuotatori di bruciare un numero maggiore di calorie rispetto a chi pratica sport all’aria aperta. Indicativamente, in 1 ora di nuoto si possono arrivare a bruciare dalle 400 alle 500 Kcal. E poi chi pratica con costanza il nuoto, perde massa grassa, aumentando invece quella magra, sotto forma di muscoli. Per questo il nuoto, affiancato ad una dieta sana ed equilibrata, è uno dei migliori rimedi per combattere l’obesità.

Benefici per la longevità

Nuotare regolarmente rende più longevi, rispetto a chi non pratica il nuoto. Questo alla luce di nuove ricerche, come quella della University of South Carolina, che ha dimostrato che nuotare riduce il rischio di morte prematura addirittura del 50%!

E’ divertente 

Sì, anche se qualcuno storcerà il naso. Accontenta tutti: da chi ama nuotare e socializzare con i propri amici in vasca, approfittando delle pause, al solitario che preferisce isolarsi da tutto e da tutti e nuotare nella pace dei sensi. E poi in piscina si possono fare un sacco di attività oltre al nuoto: aqua-jogging, aerobica in acqua, esercizi di fitness e persino lo yoga. Per non annoiarsi mai.

E ORA PARLIAMO ANCHE DI TRIATHLON

Parlando poi di triathlon, una disciplina che sta avendo sempre più successo soprattutto tra le donne (clicca qui per saperne di più) la fase in acqua e il suo allenamento sono gli allenamenti più importanti, perché, se per la corsa e la bici, l’allenamento non varia rispetto alle situazioni della gara, al contrario, nel nuoto tutto cambia.

 

 

“Il nuoto nel triathlon necessita di maggiori adattamenti e versatilità rispetto a quello in vasca, perché sono numerose le variabili che si possono trovare sul campo gara che condizionano la prestazione, ed è meglio farsi trovare preparati”, spiega Ivan Risti, triatleta professionista Aqua Sphere. E anche perché l’attrezzatura nel nuoto è fondamentale: “Con una muta da triathlon il guadagno in secondi varia dai 3 ai 5 ogni 100 m per un buon nuotatore. E per un amatore di medio livello questo vantaggio in secondi è ancora superiore perché la muta compensa molto la scarsa capacità di galleggiamento in fase natatoria”.

Per migliorare nel nuoto e dedicarsi al triathlon è importante:
Frequenza. In allenamento è necessario lavorare spesso su diverse frequenze di bracciata, inserire lavori con numero di bracciate nettamente superiore al proprio standard per creare adattamenti a frequenze più elevate.
Forza. Le condizioni in cui si nuota non sono sempre ottimali: correnti, vento, onde, freddo e in generale condizioni climatiche avverse. Ecco perché avere una buona dose di forza permette di supplire al minore scivolamento del corpo in acqua dovuto alle correnti, onde e altre variabili che incorrono in acque libere.
Simulazioni. Nel triathlon ci si allena quasi sempre in piscina, ed è utile riuscire a simulare le condizioni diverse che si possono riscontrare in gara o comunque creare difficoltà che permettano un migliore adattamento in gara. Per esempio, fare esercizi di nuotata continua ma inserendo variabili come il cambio di corsia ad ogni vasca, inversione di marcia a metà vasca, uscita dall’acqua e rientro a fine vasca.

Scelta dei materiali. E’ fondamentale anche nel nuoto poter scegliere i materiali più adatti alle proprie caratteristiche. Occhialini e muta sono gli “attrezzi” indispensabili per un triatleta.
Sensibilità e tecnica. Sensibilità e tecnica sono aspetti difficili da sviluppare, soprattutto in età adulta, ma decisamente rilevanti nell’avere confidenza con l’elemento acqua, per nuotare meglio e con maggiore efficacia. Per questo è necessario farsi seguire da un preparatore, almeno nella fase iniziale, per correggere subito eventuali imperfezioni tecniche che potrebbero ostacolare la prestazione.

MartaWLS

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