Training: salto della corda un classico da fare sempre

Training: salto della corda un classico da fare sempre

Una nuova wls, Alessia Roggero, ci parla di allenamento indagando i benefici di un “classicone”…
Il salto della corda è stato il gioco preferito di molti da piccoli, ma veniva solo considerato come un passatempo da svolgere con gli amici. In realtà, nessuno sapeva la quantità di benefici che riceveva da questa ‘futile’ attività.

Al giorno d’oggi, questo gioco viene oramai studiato come allenamento e applicato durante la preparazione di alcune discipline sportive, come ad esempio nel pugilato.

Innanzitutto, il salto della corda è un’ottima attività aerobica in quanto ha la capacità di far bruciare calorie in maniera molto veloce: se condotto con una certa frequenza durante la settimana e abbinato a una dieta salutare, porta a un dimagrimento attivo.

Inoltre, se svolta ad intensità alte, permette di sviluppare anche il metabolismo anaerobico lattacido, molto utile nella contrazione muscolare.

Come attività coinvolge una buona parte dei muscoli corporei, di cui ne diventa un ottimo tonificante con reclutamento principale di gambe (polpacci e glutei) e spalle. Il tutto è comunque molto soggettivo e dipende dal modo in cui viene svolta.
In genere viene inserita in alcuni circuiti cosiddetti cardio, in cui si ha lo scopo di alzare il battito cardiaco portando al miglioramento della fitness cardiovascolare, respiratoria e della resistenza.

Alessia alle prese con il salto della corda durante il lockdown

Personalmente mi sono avvicinata al praticarla per il running: infatti è un fondamentale esercizio in quanto serve a migliorare l’equilibrio, il coordinamento delle diverse parti corporee e permette anche di sviluppare la sensibilità nelle caviglie e nei piedi, in modo da avere una corsa efficace e soprattutto reattiva. Con efficace intendo il fatto di convertire tutta l’energia usata in velocità.

In realtà questi benefici sono utili in qualsiasi sport, dove il coordinamento dei movimenti e l’utilizzo corretto di piedi e caviglie ne risulta sempre importante.

Saltare la corda è un’attività molto faticosa.

Per chi non ha mai praticato questa attività, si accorgerà già da subito che avrà difficoltà nel coordinare i movimenti. Infatti, quello che consiglio è sempre di partire con qualche saltello in maniera alternata ad esercizi a bassa intensità, come ad esempio una camminata a ritmo veloce o qualche esercizietto a corpo libero, soprattutto perchè se non si è abituati, ci si affatica molto velocemente.

Il primo obbiettivo di un saltatore della corda alle prime armi, dopo aver appreso la tecnica corretta, dev’essere di completare almeno 10′ ininterrotti di esecuzione: in realtà non è molto complicato, già dalle prime sessioni si notano segni di miglioramento continuo, sia nel coordinamento sia nella resistenza.

Con il tempo queste piccole sessioni possono essere svolte all’interno di circuiti ad alta intensità, soprattutto per chi vuole abbinare questa ‘disciplina’ a una vera e propria sessione di allenamento. Infatti, si può tranquillamente raggiungere un volume per sessione paragonabile a qualsiasi altra attività aerobica, come il running, lo spinning, il nuoto, il canottaggio ecc.

Io la uso spesso prima di una sessione di corsa, in quanto è anche un’ottima fase di riscaldamento che abitua le caviglie a una maggiore flessibilità.

Riassumendo, il salto della corda ne risulta un’ottima attività per chi vuole semplicemente fare un po’ di fitness per tenersi in forma ma anche per chi vuole migliorare la resistenza e la tecnica nello sport che pratica. Non richiede neanche particolari attrezzature, basta semplicemente una corda e può anche essere praticata senza scarpe.

Alessia Roggiero

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